Il gradito ritorno dell’assistente arbitrale Giulio Dobosz, protagonista della XIV Riunione Tecnica Obbligatoria

Giovedì 8 marzo 2018, in occasione della XIV Riunione Tecnica Obbligatoria, la Sezione AIA di Tivoli ha ricevuto la visita di Giulio Dobosz di Roma 2, assistente arbitrale a disposizione della CAN A. In realtà si è trattato di un gradito ritorno dal momento che Giulio era già venuto a portare la propria esperienza presso i locali sezionali nell’aprile del 2015 per festeggiare il traguardo delle 100 presenze in Serie A (ad oggi, per la cronaca, è arrivato a quota 154) e da sempre è un punto di riferimento costante per tutti gli arbitri e gli assistenti tiburtini, alcuni dei quali si allenano insieme a lui presso il polo nazionale di Tivoli. Una profonda amicizia, nata sul terreno di gioco ancor prima che a livello dirigenziale, si è instaurata nel corso degli anni anche con il Presidente Francesco Gubinelli, che con un pizzico di emozione ha ricordato una partita memorabile diretta insieme al caro amico Giulio (all’epoca arbitro del CRA Lazio in odore di passaggio alla CAN D) e all’assistente Carlo Cudia di Roma 2: Ferentino-Civita Castellana, finale regionale di Coppa Italia Eccellenza (6/1/2000, stadio “Tre Fontane”). Entusiasta per la possibilità di confrontarsi con i ragazzi, Giulio ha tenuto una dettagliata lezione tecnica sulla cura dei particolari. “Frequentate la sezione per condividere esperienze e scambiare suggerimenti, correggete i vostri difetti al polo di allenamento, organizzate con attenzione la trasferta pianificando il percorso per raggiungere il campo di calcio e dando uno sguardo anche alle previsioni del tempo, preparate bene la gara curando la vostra alimentazione e studiando le squadre che andrete ad arbitrare”. Nella settimana che precede la gara, dunque, infiniti sono i dettagli da considerare per mettersi nelle condizioni migliori per fare un’ottima performance sul terreno di gioco. Senza trascurare assolutamente la fase del controllo del terreno di gioco, delle distinte e delle maglie da gioco delle squadre, ancora più decisivi ai fini della prestazione saranno i particolari da curare nel corso della gara. “Prevedete lo svolgimento del gioco, anticipate l’azione, adottate il posizionamento e lo spostamento più corretto per essere credibili nelle vostre decisioni e, soprattutto, tenete il cervello sempre acceso al fine di prevenire comportamenti antisportivi e condotte violente da parte dei calciatori”. In seguito, Giulio ha risposto alle numerose domande dei ragazzi presenti in sala, regalando interessanti e divertenti aneddoti sul proprio percorso arbitrale ed invitando i più giovani a credere in se stessi e a non dare mai niente per scontato, in campo e fuori. “Se vogliamo ottenere qualcosa che non abbiamo mai ottenuto dobbiamo fare qualcosa che non abbiamo mai fatto”. Ad accompagnare Giulio durante la visita alla Sezione Tiburtina anche una delegazione della Sezione AIA di Roma 2: il Presidente Massimo Ubertini, il Segretario del CRA Lazio Giuseppe Quaresima e l’assistente arbitrale CAN D Giulia Tempestilli. Ma, soprattutto, un ospite d’eccezione ha voluto impreziosire la serata con la sua presenza e rendere omaggio a Giulio Dobosz e a tutta la Sezione Tiburtina: il Componente del Comitato Nazionale dell’AIA, Umberto Carbonari. “Non sono qui per caso ma per ascoltare le parole di Giulio, una delle risorse più importanti della nostra regione. Ancor prima di avere modo di apprezzare il suo immenso spessore tecnico ed umano, sin dalla prima volta in cui l’ho visto in televisione sono rimasto stregato dal suo sguardo fulmineo e penetrante. Se un giorno Giulio diventerà un grande dirigente arbitrale non sarà certo una casualità”. Dopo aver sottolineato il contagioso entusiasmo e la straordinaria capacità dialettica dell’assistente romano, giunto al decimo ed ultimo anno di permanenza nell’organico della CAN A, Umberto Carbonari ha rivolto un caloroso appello ai ragazzi (“frequentare questa Associazione è sempre un porto sicuro”), spiegando ai più giovani come sia cambiata l’Associazione Italiana Arbitri a partire dal 6 marzo 2009, quando Marcello Nicchi è stato eletto per la prima volta Presidente Nazionale dell’AIA e tutti i Presidenti di Sezione e i Delegati del Lazio si sono presentati uniti e compatti all’Assemblea Generale. “Il Presidente Marcello Nicchi, unitamente al Comitato Nazionale, ha stabilito che tutti gli arbitri e i dirigenti nazionali si sarebbero dovuti recare all’interno delle Sezioni dislocate sull’intero territorio nazionale e, per dare a tutti le stesse opportunità e favorire la crescita collettiva, ha provveduto ad effettuare all’inizio di ogni stagione sportiva un sorteggio per assegnare a ciascuna Sezione un ospite nazionale”. Al termine della riunione, dopo il saluto del Presidente Emerito Augusto Salvati, Giulio Dobosz ha ricevuto un piccolo e gradito presente, prontamente ricambiato con il dono della propria divisa arbitrale alla Sezione Tiburtina. Infine, in occasione della Festa della Donna, non poteva mancare un omaggio floreale a tutte le donne presenti in sala grazie alla fattiva collaborazione del Consigliere Mauro Rinaldi.