I sette comandamenti di Paolo Valeri, “guest star” internazionale della XVI Riunione Tecnica Obbligatoria

Per il fischietto internazionale si è trattato di un ritorno alla direzione di una riunione tecnica tiburtina. La Sezione AIA di Tivoli, infatti, aveva già ospitato nel 2009 Paolo Valeri, che in quell’occasione aveva tenuto la sua prima riunione tecnica al di fuori della propria sezione di appartenenza. Ricevuto il benvenuto dal Presidente Francesco Gubinelli, da tutto il consiglio direttivo, dall’arbitro CAN A Fabrizio Pasqua e dall’arbitro CAN B Livio Marinelli, Paolo è così ritornato a trasmettere la propria esperienza alla Sezione tiburtina come arbitro affermato e di grande fama, un ospite prestigioso e quasi mitologico per i ragazzi dell’OTS, accorsi numerosi per ascoltare le sue parole. Accolto da un emozionante video di benvenuto realizzato dall’a.a. Lorenzo D’Ilario e dall’a.e. Fabio Liviabella, l’ospite internazionale ha ringraziato per l’accoglienza e per il clima famigliare che sempre si percepisce tra le mura della Sezione di Via del Trevio, ha rivolto un saluto personale ai tanti cari amici tiburtini e si è complimentato per il tradizionale “spogliatoio” effettuato prima dell’inizio di ogni riunione, momento di arricchimento per tutti i ragazzi presenti. Paolo ha incentrato la sua preziosa riunione sulla figura dell’arbitro. Ciascuna delle sette lettere della parola “arbitro” rappresenta una caratteristica che ogni arbitro deve possedere: Autorevole, Rigoroso, Bravo, Impermeabile, Tempestivo, Rapido e Orgoglioso. Il bravo arbitro è colui che riesce ad essere autorevole, non autoritario, per farsi rispettare sul terreno di gioco soltanto con la propria presenza. Non risulta aggressivo agli occhi dei calciatori ma riesce a farsi accettare con calma e rigore. La bravura, ovviamente, si sviluppa con l’esperienza, con la dedizione e con il sacrificio. L’impermeabilità, invece, è una dote strettamente necessaria per dirigere al meglio una gara di qualsiasi difficoltà. Altre qualità fondamentali sono la tempestività e la rapidità nell’assumere gli opportuni provvedimenti tecnici e disciplinari per garantire la propria incolumità e quella dei calciatori. Infine, ogni arbitro deve sentirsi orgoglioso di rappresentare una categoria esemplare, di riuscire a vincere la propria gara ogni domenica grazie ai propri sacrifici e di essere in grado di superare tutti i momenti bui attraverso la grande forza di volontà che lo contraddistingue. Per imprimere maggiormente questi concetti nella testa dei ragazzi Paolo ha mostrato anche diversi filmati tratti da partite da lui dirette. Prima della fine della riunione, l’arbitro internazionale si è concesso alle domande della platea, confessando di aver passato il proprio periodo arbitrale più difficile nelle categorie regionali piuttosto che in quelle nazionali e di esserne uscito fortificato attraverso spirito di sacrificio, passione, duro lavoro e dedizione. Ha inoltre ammesso che è molto più difficile dirigere gare di Serie A, non necessariamente di cartello, piuttosto che calcare i campi internazionali a causa della smisurata passione per il calcio che si riscontra nel nostro Paese e dell’agonismo che contraddistingue il calcio italiano sin dalle categorie dilettantistiche. Infine, prima dei saluti, dei ringraziamenti e delle foto di rito, Paolo, accompagnato dal piccolo Tommaso, ha partecipato calorosamente alla tradizionale lotteria e al brindisi pasquale.

a.e. Alessandro Valerio Veroli

Foto a cura del Consigliere Mauro Rinaldi